giovedì 4 settembre 2014

Terre scomparse: il Manciukuò




Il Manciukuò fu uno stato fantoccio creato dall'impero giapponese nel 1932 assieme agli ufficiali della deposta dinastia cinese Qing. Il Giappone aveva invaso il territorio mancese nel 1931 e il deposto imperatore cinese Puyi accettò l'invito a divenire capo di stato della nuova nazione. Puyi fu inizialmente nominato a capo dell'esecutivo ma due anni dopo fu proclamato imperatore con il nome di Kang De (Tranquillità e Virtù). La città di Changchun, ribattezzata Hsinking (Xinjing, 新京, "nuova capitale") fu scelta come capitale e il Manciukuò cambiò nome in "Grande Impero Manciù". 
Poche furono le nazioni che riconobbero l'esistenza del nuovo stato:
Giappone, 16 settembre 1932;
El Salvador, 3 marzo 1934;
Città del Vaticano, 18 aprile 1934;
Regno d'Italia, 29 novembre 1937;
Spagna, 2 dicembre 1937;
Germania, 12 maggio 1938;
Polonia,  19 ottobre 1939;
Ungheria, 9 gennaio 1939;
Slovacchia, 1º giugno 1940;
Francia, 12 luglio 1940;
Repubblica di Nanchino, 30 novembre 1940;
Romania, 1º dicembre 1940;
Unione Sovietica; 1940 
Bulgaria, 10 maggio 1941;
Finlandia, 18 luglio 1941;
Croazia, 2 agosto 1941;
Thailandia, 5 agosto 1941.
 La Società delle Nazioni nel 1934 dichiarò la Manciuria parte integrante della Cina, invitando il Giappone ad abbandonare la regione. La Cina non riconobbe mai ufficialmente il Manchukuo, ma di fatto vi intrattenne relazioni economiche e politiche.Lo stato venne soppresso nel 1945 in seguito alla fine della seconda guerra mondiale. 


1940: fronte e retro di cartolina illustrata da Hsinking (Manciukuò) per Homberg in Germania.