domenica 12 aprile 2015

L'occupazione austro tedesca del Friuli e del Veneto






Settembre 1918, comunicazione del Commissario Prefettizio di Treviso. Dopo la disfatta di Caporetto l'esercito austro tedesco dilagò in tutto il Friuli e nel Veneto fino al Piave. "Ci addormentiamo italiani e ci vegliamo austriaci", scrive l'8 novembre 1917 un frate francescano del convento di Motta di Livenza. Tutte le istituzioni pubbliche e private della provincia rimaste oltre il Piave si allontanano dal fronte: le banche si trasferiscono in Toscana, in Emilia, a Roma, il catasto a Parma, la provincia di Treviso a Modena; persino le autorità dell'ospedale civile si rifugiano in Brianza. Il sindaco di Treviso Bricito e parte della giunta riparano a Pistoia e in città arriva il capitano dell'esercito Lorenzo Battistel, già segratario comunale di Susegana, che assume le funzioni di commissario prefettizio.

Dicembre 1917, avviso del sindaco di Gemona.