L'occupazione
della Renania ebbe
luogo a seguito dell'armistizio firmato l'11 novembre 1918 che pose fine alla prima guerra mondiale. La regione venne
occupata da forze americane, belghe, britanniche e francesi. Il Belgio
partecipò all’occupazione con cinque divisioni, con sede a Aquisgrana, e con le
truppe di stanza a Krefeld. Secondo i termini del Trattato di Versailles, che concluse formalmente la guerra, la Germania
ammise la responsabilità per l'avvio della guerra e fu costretta a al pagamento
di forti riparazioni ai vincitori,
principalmente alla Francia. La somma totale delle riparazioni richiesta
alla Germania ammontava a circa 226 miliardi di marchi d'oro (846
miliardi di dollari USA nel 2015). Nel 1921, l'importo venne ridotto a 132
miliardi. Nonostante la riduzione, il debito era enorme. Alla fine del 1922, di
fronte all’inadempienza tedesca dovuta sia all’enormità del sacrificio
richiesto sia alla forte crisi economica che aveva colpito la Repubblica di
Weimar, fornirono a francesi e belgi il pretesto per chiedere l’occupazione
della Ruhr come modo per forzare la Germania a pagare. Come conseguenza
dell'inadempienza tedesca sulle forniture di legname nel mese di dicembre 1922,
la Commissione delle riparazioni dichiarò la Germania in mora, portando alla
occupazione franco-belga della Ruhr nel gennaio 1923. La regione industriale
della Ruhr rimase sotto il controllo franco-belga fino al 1925; Le forze
francesi continuarono a occupare il territorio tedesco della Renania fino alla
fine del 1930 e la regione della Saarland fino al 1935.
Germania 1919-21: Occupazione belga
alla fine della I guerra mondiale.
Soprastampa ALLEMAGNE-DUITSCHLAND in francese e fiammingo su francobolli del Belgio. |
Truppe di
occupazione nella Ruhr nel 1923.
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