lunedì 15 luglio 2013

Terre scomparse: l'Epiro del Nord



Il protocollo di Firenze del 17 dicembre 1913,  in base al quale le potenze europee decisero il riassetto dell’Albania al termine del conflitto con l’impero ottomano, assegnò il Nord Epiro a quest’ultima. La decisione non venne accettata dai greci che vivevano nella regione, i quali appena l’esercito greco si ritirò sulla nuova frontiera istituirono un governo autonomo ad Argirocastro con il tacito consenso della Grecia. La Repubblica Autonoma del Nord Epiro nacque così  il 14 febbraio 1914. Nel mese di maggio l'autonomia fu confermata dalle grandi potenze con il Protocollo di Corfù. L'accordo assicurava alla regione una propria amministrazione, riconoscendo i diritti della popolazione locale e prevedendo l'autogoverno sotto la sovranità nominale dell'Albania. Questo protocollo non fu mai applicato a causa della caduta in agosto del governo albanese. A seguito di ciò l'esercito greco occupò nuovamente la regione nell’ottobre 1914. L’area era nella lista dei territori che sarebbero stati ceduti alla Grecia dopo la guerra, ma il ritiro del sostegno italiano e la sconfitta della Grecia nella campagna in Asia Minore portarono alla cessione definitiva dell’Epiro del Nord all'Albania nel 1921.


Repubblica Autonoma del Nord Epiro (in greco: Αυτόνομος Δημοκρατία της Βορείου Ηπείρου, Autónomos Dimokratia Tis Voreíou Ipeírou), 1914: emissione di Erseka. Questa emissione viene generalmente considerata non regolare, o comunque diretta più a scopi propagandistici che strettamente postali.

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